Credete davvero sia così facile e senza importanza vestirsi quotidianamente?
Sbagliate.
Ecco, questa mia passione porta a condividere momenti di elevata emotività, come quello che sto per descrivervi.
Mi permetterà spero di utilizzare la sua storia, un po’ perché è una donna fenomenale, un po’ perché manterrò ovviamente l’anonimato.
Lei è P., mi contatta il marito per una mezza giornata di shopping insieme.
Mi avverte: “Sappia che mia moglie veste taglie un po’ grandi…in più vorremo andare all’outlet di Settimo, e solo lì. Ha bisogno di abiti per tutti i giorni, e avremo una cerimonia ad agosto, le serve anche qualcosa di particolare che la faccia stare a suo agio”.
Bene, da dove inizio, penso io. Inizio con il mio solito indagare, approcciare, verificare, scovare.
Così, nell’ attesa di conoscerla e di esserle di aiuto vero giro per i negozi dell’outlet, che è preso d’assalto per i saldi appena iniziati.
Qualche commessa aiuta, qualche altra stanca della giornata non troppo, qualche altra mi guarda allibita alla domanda “Fino a che taglia vestite?”.
Raccolgo qualche spunto per la giornata imminente.
E arriva il momento, io sono una sorpresa per lei, il marito non l’ha avvertita. E in qualche minuto ci conosciamo, mi racconta di lei, di un male brutto che ha sconfitto, della sua semplicità nella ricerca dei capi, ma dell’assoluta mancanza di disponibilità di taglie e di capi da indossare tra i diversi brand che riscontra.
La mia parola d’ordine diventa, “TAKE IT EASY! Divertiamoci”. Le dico ci sono io, faccio da scudo, proviamo qualsiasi cosa ci venga in mente e non sentirti obbligata ad essere accondiscendente nelle proposte, mie o delle commesse.
E partiamo…quello che può accadere in un camerino è difficile da spiegare. Spogliarsi e provare è un gioco di fiducia delicato, e piano piano ci troviamo a nostro agio, lei mi dice “Ma tu non sei una figa secca!”, e scoppiamo a ridere di gusto.
Tre ore passano veloci alla ricerca di qualsiasi capo, T-Shirt che non proverebbe mai, gonne plissettate e a pois (!), bluse morbide ma piene di colore.
Alla fine troviamo lui, l’Abito con la A maiuscola, quello che lei mi guarda e mi dice con la voce tremolante: “Ma tu sei super! Perché diciamocelo, è facile vestire una 42, ma una come me no!”.
E ci abbracciamo, perché le dico, mi sono emozionata moltissimo, nel vederla bene, nel vederla ridere e spensierata, nel vederla BELLA, perché è bella.
Bella come la bellezza della Vita.
Non sottovalutate mai il vostro modo di vestire, non costringetevi dietro a brand che indossate solo perché influenzati dal mercato o dagli amici. Siate voi stessi, perché P. lo è. Ed è fantastica così.