E’ in quest’ottica che alcune imprese agricole venete hanno deciso di collaborare assieme con l’obiettivo di portare benefici reali, misurabili e duraturi al Tessuto economico, all’Ambiente e alle Persone. Lo stanno facendo condividendo le rispettive competenze e privilegiando l’aspetto etico del lavoro, al fine di recuperare l’antica coltivazione del gelso e dell’allevamento del baco da seta in chiave innovativa e sostenibile.
La riscoperta di antichi mestieri e le
innovazione portate da ricerca e sperimentazione, anche in ottica di
economia circolare e riqualificazione ambientale, creeranno un valore aggiunto sia per i prodotti della filiera sia per tutti gli ‘attori’ coinvolti.
Questo nuovo modello di filiera agro-industriale, partito dal Veneto con
l’intenzione di far crescere l’efficienza e la capacità produttiva di
una filiera etica della Seta, potrebbe essere replicabile in tutta
Italia, ma solo a condizione di assicurare la giusta remunerazione del lavoro a tutti i partner coinvolti.
I Ricercatori del CREA Agricoltura Ambiente Laboratorio di Padova, anche attraverso la messa a punto di disciplinari tecnici e metodi di tracciabilità condivisi tra le aziende agricole e quelle che acquistano i bozzoli e poi li lavorano in base alla destinazione d’uso, hanno aiutato ad assicurare una metodologia produttiva adeguatamente organizzata, ambientalmente sostenibile e di qualità.
Attraverso le fasi di Ricerca e Sviluppo che interesseranno tutti gli aderenti alla Rete “Bachicoltura Setica” verranno quindi ottimizzate le metodologie di coltivazione ed allevamento, rendendolo sempre più efficiente e remunerativo. Verrà inoltre pianificata la programmazione delle produzioni per i prossimi anni per permettere la crescita degli impianti gelsicoli, appena impiantati o che lo saranno di qui a breve, e un’adeguata formazione di nuovi aspiranti gelsibachicoltori. Il graduale adeguamento della produzione del seme-bachi, che deve essere rigorosamente italiano, per non venire meno ai principi informatori di questa filiera.
Essenziale sarà anche mantenere attivo il dialogo tra le imprese agricole coinvolte e i diversi partner (artigianali, industriali e commerciali) che completano la filiera serica, tra cui rientrano l’azienda orafa D’orica e la start-up biotech Leonardino. Questo al fine di progettare e sviluppare servizi e prodotti, ottimizzare la gestione logistica dei siti produttivi, dei centri di essiccazione, stoccaggio e distribuzione.Alcune delle aziende aderenti alla Rete “Bachicoltura Setica”, potendo godere di particolari agevolazioni riservate alle reti di imprese sia dal punto di vista operativo che finanziario, hanno recentemente colto l’opportunità di partecipare al PSR della Regione del Veneto (Mis. 16 – Cooperazione), vedendosi assegnare i fondi richiesti per un progetto dimostrativo, in collaborazione con altri partner veneti e non solo, con l’obiettivo di ottimizzare le fasi di produzione attraverso l’impiego di nuove attrezzature che aiuteranno la meccanizzazione dei processi e la gestione di nuove metodologie di piantumazione di gelseti sperimentali, modellizzando così una filiera che, con i suoi prodotti e sottoprodotti, si rivolge a svariati settori merceologici.
Il Gruppo Operativo SERINNOVATION, primo in Italia in tema di gelsibachicoltura, ha presentato il 18 Aprile nella Conferenza Stampa tenutasi presso il CREA -AA di Padova le attività e gli obiettivi previsti dal progetto.
Soci fondatori e promotori della Rete BACHICOLTURA SETICA
Presidente: Impresa Agricola BERNARDO LINO di Massanzago (PD)
Vicepresidente: PATTARO GIORGIA di Istrana (TV)
CANTIERE VERDE Società Agricola Srl – Società benefit di Belluno
Impresa Agricola FRAZZA ELENA di Montagnana (PD)
IL BROLO Società Agricola Srl di Teolo (PD)
Impresa Agricola MIOTTO MASSIMO di Istrana (TV)
Impresa Agricola REATO IOLANDA di Treviso
Impresa Agricola TREVISAN DIEGO di Piombino Dese (PD)
Per ulteriori approfondimenti: info@bachicolturasetica.it